INTERVISTA AL NOSTRO PRESIDENTE YURI SHIRAI – LINK KARATEDOMAGAZINE 7 AGOSTO 2025

A distanza di circa un anno dalle dimissioni del Maestro Hiroshi Shirai dalla FIKTA, abbiamo chiesto a Yuri Shirai di parlarci della Sua esperienza fino ad ora, in qualità di Presidente, e dei nuovi progetti riguardanti la FIKTA asd.
A distanza di un anno da quando ho intrapreso questo cammino, perché, più o meno, faccio riferimento al compleanno di mio papà il 31 luglio, devo dire che oggi sono certamente più tranquilla e serena rispetto all’anno scorso e vedo le cose in maniera diversa. Non vi nascondo che è stato un anno pieno, sia per i cambiamenti che ho avuto nella mia vita personale con la perdita di mio papà, sia per i cambiamenti a livello lavorativo.

Possiamo, quindi, iniziare da qui il racconto di questo periodo che Lei ha attraversato?
Sì, specialmente ora che ricorre il compleanno di mio padre, ci stavo pensando mentre scrivevo (sai, io scrivo quando ho necessità di riorganizzare i miei pensieri) e stavo appunto riflettendo: quasi un anno che è morto mio papà e io come mi sento? Oggi posso dire di sentirmi serena, perché lo percepisco sempre presente, quindi, mi manca sempre molto, ma in modo diverso.
Ricordo che in quel periodo, però, avevo paura. Sentivo che mi avrebbe lasciata sola. Era una sensazione forte, spiazzante, come se stesse per venirmi a mancare un appoggio fondamentale! Allo stesso tempo però avevo una grande energia, volevo difendere il suo pensiero e il suo volere.
Oggi sicuramente sono più serena e ogni volta che prendo qualche decisione, alla fine sento che lui è d’accordo su quello che intraprendo e questo mi dà più forza e sicurezza. 

A proposito di decisioni, fu sua o di suo padre la decisione di candidarsi come presidente della FIKTA?
Era già da qualche anno che alcuni maestri mi suggerivano di propormi come presidente, ma io allora non mi sentivo in grado di prendermi una tale responsabilità e, inoltre, pensavo che se mio padre mi avesse voluto in questo ruolo, forse mi avrebbe instradato pian piano su questa via, spronandomi, o inserendomi nell’organigramma della federazione ecc.
Successivamente le situazioni sono cambiate e mi sono sentita quasi in dovere di prendere un incarico nella FIKTA.
Il momento in cui l’ho informato non lo dimenticherò mai. Ero a pranzo con i miei genitori e gli dissi: «Papà, guarda che mi voglio candidare come presidente», lui rispose «Ah bene!» e ridendo aggiunse «Presidente di che cosa?» «Ma papà, della FIKTA!» Allora lui, guardando mia madre e cambiando espressione, disse,  «Hai sentito cosa vuole fare Yuri? Allora noi la sosteniamo, perché questa è una cosa molto importante».
Il fatto che mi abbia da subito dato il suo sostegno è stato il regalo più grande che potesse farmi. Perché lui, nella mia vita, non mi ha mai spinto a fare alcunché, né mi ha mai fatto complimenti, perciò questo suo appoggio mi ha dato la forza per proseguire. Ugualmente, fosse stato contrario, io non mi sarei candidata.

Cosa prova oggi guardando il percorso che ha fatto nell’ultimo anno?
Guardando indietro mi sembrano trascorsi diversi anni e invece ne è passato uno scarso. Eppure in quest’anno abbiamo fatto veramente un grande percorso fino ad ora, sento fierezza e soddisfazione!
Devo ringraziare il Vicepresidente Fabio Fugazza e il Segretario Generale Massimiliano Gironi, che hanno preso a cuore questo lavoro con grande impegno. Abbiamo tre personalità diverse, con punti in comune e altri su cui ci confrontiamo anche con opinioni diverse. Ma proprio questo confronto continuo è la nostra forza: ci aiuta a crescere e a prendere decisioni migliori, più consapevoli e condivise.
Ripensando all’anno scorso mi accorgo ora che lottai per difendere i valori di sincerità e onestà che mio padre mi ha trasmesso Quindi, penso sia stato proprio questo punto a farmi uscire la forza di lottare, di impegnarmi per difendere i suoi valori.
Mio padre è stato colui che ha unito tante persone, tanti maestri, ha insegnato a tutti, ma è giusto che ora ognuno segua la propria strada. Non giudico, non mi voglio imporre, molte persone non mi conoscono, non mi sono mai esposta, ma ci sono sempre stata!

Cosa Le piacerebbe che le persone vedessero di Lei?
Che domanda difficile! Mi piacerebbe che mi vedessero come Yuri Shirai, non solo come la figlia del Maestro. Ripensando a quando c’è stata la votazione per l’elezione da Presidente, dove la maggioranza mi ha votata, sento che le cose sono un po’ cambiate. Prima era il mio nome a essere visto, ad arrivare prima della mia persona, ma mano a mano che ho instaurato il rapporto con i nostri associati, sento che un cambiamento c’è. I valori che mi porto nel cuore e che rappresento arrivano a tutti e questo per me ha più importanza del mio nome.
È strano, a volte ho la sensazione che le persone mi vogliano proteggere, come se volessero evitare che mi venga fatto del male. Ho questa sensazione, non so se sia giusta o sbagliata, ma è bella e mi dà sicurezza.

La domanda viene spontanea, da che cosa sente La debbano proteggere?
Mah, credo un po’ dalla cattiveria della gente. In realtà io non sento di avere bisogno di protezione, sento però che sono alle prime armi e che devo fare esperienza, ed ecco forse è questo, tutti mi vogliono aiutare e sostenere.
Mi sento, comunque, molto responsabile per le decisioni da prendere e proprio perché rappresento tutti gli associati, ritengo che sia giusto condividere le decisioni con i consiglieri, i vice presidenti e non solo, ma ancor di più ascoltare diverse opinioni, per poi elaborare un pensiero comune. 

In questo anno, quali sono gli obiettivi raggiunti e quelli ancora da definire?
Quando iniziai questo percorso da Presidente mi imposi un primo obiettivo, continuare a tenere viva la FIKTA unendo persone che credevano in questo nuovo progetto e in questo ci sono riuscita, perché le persone che sono rimaste si vogliono bene, c’è unione, c’è un collante, in poche parole siamo una squadra! Chiaramente ci sono alti e bassi, ci mancherebbe, però c’è rispetto reciproco e questo ci porterà a crescere ulteriormente.
Altri importanti obiettivi che abbiamo portato avanti sono legati alla riorganizzazione della struttura interna a livello nazionale e regionale, alla formazione di tecnici attraverso la pianificazione di stages ed eventi, alla revisione e alla proposta di nuove gare nazionali e regionali che possano dare spazio a tutti i giovani atleti.
Vorrei spendere qualche parola per l’organizzazione a livello regionale sulla quale abbiamo avuto ottimi risultati e quindi mi sento di ringraziare tutti i referenti territoriali per il lavoro che stanno svolgendo.
Un altro capitolo importante è il rapporto con la Fijlkam, con la quale abbiamo tuttora un dialogo aperto.

Per quanto riguarda i programmi del prossimo futuro?
Per i prossimi mesi Fikta asd ha un calendario pieno di eventi importanti. Innanzitutto, parteciperà ai mondiali WSKA in Spagna a settembre 2025 e agli Europei ESKA in Portogallo a novembre, con gli allenatori della squadra nazionale che continuano a essere i maestri Pasquale Acri e Silvio Campari.


Quest’anno vogliamo partecipare a questi eventi internazionali con una squadra più completa, in modo da poter coprire anche le categorie più giovani (cadetti).
Ci siamo concentrati sull’investire nel settore giovanile, infatti, sempre a settembre ad affiancare il raduno tecnici FIKTA ci sarà un nuovo appuntamento Fikta asd “FTC FIKTA TRAINING CAMPUS” a Camaiore, che ho personalmente proposto per promuovere e creare uno spazio di attività e di confronto aperto agli atleti dai 14 ai 35 anni.
Un altro nuovo evento che ha riscontrato molto successo è stata la Coppa Esordienti che ha interessato i ragazzi dai 12 ai 14 anni.
Sicuramente, visto il numero di partecipanti diventerà a cadenza annuale.
Molto importante, per ciò che riguarda la formazione, è stato il nuovo corso per aspiranti Maestri e Istruttori iniziato quest’anno, che ha avuto un grande riscontro in tutto Italia. Devo ringraziare la Commissione Tecnica per la precisione e la determinazione nel portare avanti questo progetto. Il Maestro Carlo Fugazza che mi aiuta costantemente e che ha acconsentito ad assumere un incarico veramente importante, trasmettere il patrimonio tecnico che gli è stato insegnato.

Qual è il suo parere riguardo le competizioni?
Le competizioni fanno parte di quel percorso educativo che un atleta deve poter vivere, ma che può anche scegliere di lasciare. Tuttavia, ritengo sia giusto sperimentare almeno una volta cosa succede all’interno di una competizione, perché la gara è un’occasione di crescita e un modo concreto per affrontare le proprie paure. Non è tanto importante vincere o perdere, è più importante trovare la forza per agire e imparare a gestire le proprie emozioni.
Mio padre mi ha sempre allenato e, che io partecipassi a una gara o meno, l’atteggiamento mentale e fisico doveva essere sempre lo stesso 

È stato un nuovo un progetto anche l’inserimento della preparazione atletica all’interno dell’allenamento di karate?
È un progetto nato quest’anno e sempre legato ai giovani, ma che spero risulti importante e utile anche per i tecnici.
Premetto che ritengo che la preparazione fisica sia importante per completare la preparazione di un atleta, penso che possa essere un aiuto, ma ciò non significa che debba sostituirsi alla parte tecnica di pratica. Ricordo che, ancora bambina, mio padre mi faceva fare tantissima ginnastica prima di iniziare la vera lezione di karate. Una parte di mobilità e poi tutta una parte di rafforzamento. A volte non vedevo l’ora che iniziasse l’allenamento di karate, perché quella preparazione iniziale era faticosissima.
Comunque, so che tanti maestri hanno introdotto la preparazione fisica nelle loro lezioni e quindi mi è sembrato opportuno dare ulteriori spunti per poter crescere anche in questo settore. 

Esistono ancora i Comitati regionali?
Adesso Fikta è una asd e siamo stati accettati dal RASD, quindi abbiamo completamente cambiato la nostra organizzazione. Poiché siamo presenti su tutto il territorio nazionale ci avvaliamo di Referenti Territoriali che possano essere portavoce di ogni realtà regionale. La collaborazione è semplice e diretta. 

Un nutrito panorama di attività al quale ci sono da aggiungere altre novità?
Abbiamo un secondo semestre importante per due eventi formativi, uno il “Memorial Maestro Shirai” a Milano, una manifestazione internazionale che FIKTA asd svolgerà in collaborazione con “Hiroshi Shirai Shotokan Culture Institute”.
Interverranno Maestri che collaborano con le due organizzazioni: Fugazza, Cardinale, Campari e Stevens. Inoltre, con un seminario sarà presente il monaco Mitsutaka Koso, coadiuvato dal M° Shuhei Matsuyama.
Un altro evento interessante sarà lo stage in collaborazione con JKTA, con il Maestro Minoru Kawawada, allievo diretto del Maestro Nakayama. Abbiamo deciso, assieme alla Commissione tecnica e ai Consiglieri, di organizzare questo seminario per aprirci a nuove realtà e offrire ai nostri tecnici nuovi stimoli di riflessione.
Infine, per quello che riguarda l’aspetto agonistico, a dicembre abbiamo in programma di organizzare la Coppa Shotokan, competizione creata da mio padre, che quest’anno si svolgerà a Bassano del Grappa.

Per concludere vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno dato fiducia e primi tra tutti la mia famiglia e mio papà. So che è stato un anno difficile e di grandi cambiamenti, sono consapevole che la strada sarà lunga, a volte in salita, ma grazie a tutti gli Associati, i Tecnici e i Maestri, sento che possiamo continuare per creare qualcosa di solido e forte per il futuro del Karate-do.

Articolo pubblicato da KarateDo Magazine che ringraziamo

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