Fikta Hiroshi Shirai KarateDo
L’Associazione Sportiva Dilettantistica “Fikta Hiroshi Shirai KarateDo” è una realtà unica nel variegato panorama delle associazioni sportive in Italia, oltre che nel più circoscritto mondo delle arti marziali. Infatti, rappresenta, con la sua assoluta fedeltà all’insegnamento del Maestro Hiroshi Shirai, sia la conservazione del retaggio culturale e valoriale del KarateDo che un punto di riferimento per i praticanti di Karate e più in generale per i cultori delle arti marziali fin dal lontano 1966.
Il Maestro Shirai (Nagasaki, 31 luglio 1937 – Milano, 9 ottobre 2024) inizia il suo percorso marziale presso l’università di Komazawa nei primi anni 50 con il Maestro Hidetaka Nishiyama, allievo diretto del Maestro Gichin Funakoshi il fondatore del Karate moderno. Dopo aver conseguito l’ambito titolo di campione del Giappone, il Maestro Shirai ha dedicato la sua vita alla diffusione del Karate in Europa, stabilendosi definitivamente in Italia negli anni Sessanta. Da allora, ha formato generazioni di atleti e maestri, trasmettendo non solo l’aspetto tecnico della disciplina, ma anche la sua essenza etica e filosofica.
La scuola del Maestro Shirai, di cui la nostra associazione, da lui fondata, rappresenta l’unica realtà autorizzata a proseguirne le attività, è considerata unica nel suo genere: si basa su un rigore tecnico impeccabile e su un approccio pedagogico che privilegia l’autocontrollo, la crescita interiore e il rispetto universale.
Il suo insegnamento ha reso l’Italia, e la Fikta, uno dei principali punti di riferimento per il KarateDo a livello internazionale.
Nella nostra associazione il riferimento all’insegnamento del Maestro Shirai e la fedeltà a quanto da lui trasmesso, ha creato una realtà in cui la pratica tecnico sportiva si coniuga con i valori, che, ad oggi attualizzati, rappresentano il Budo Giapponese e l’etica confuciana, ottenendo con ciò la valorizzazione di abilità psicomotorie e comportamentali come forza, coordinazione e agilità, coordinazione, spirito di sacrificio, perseveranza, autocontrollo insieme a traguardi etici come capacità di gestire conflitti fisici/verbali senza violenza e rispetto e comprensione verso se stessi e verso gli altri.
Il KarateDo non ha il solo obiettivo del raggiungimento di traguardi sportivo/agonistici, ma quello di formare una persona completa e responsabile in tutti i suoi aspetti, sia di relazione con gli altri che nella società in generale.
Nel KarateDo, a differenza di altre arti marziali “moderne”, con un approccio più “veloce” e aggressivo, viene privilegiato un lavoro continuo sull’autocontrollo e sulla formazione caratteriale; una pedagogia basata sul principio che la forza interiore si esprima tramite atteggiamenti di benevolenza e di non aggressività.
Per queste ragioni, peraltro espresse sinteticamente, la competizione nel KarateDo è volta principalmente verso sé stessi e il proprio miglioramento fisico e interiore in una dimensione diacronica di evoluzione (Do=cammino), per questo rappresenta nell’infanzia e nell’adolescenza, in aggiunta ad una attività sportiva completa e formativa, un’ottima disciplina per bambini e ragazzi che hanno necessità di colmare lacune di sicurezza personale o al contrario che hanno necessità di un aiuto per il controllo della propria esuberanza e tendenti a prediligere comportamenti prevaricanti nei confronti dei propri compagni.
La dimensione agonistica competitiva nel KarateDo è quindi prevalentemente orientata al proprio costante miglioramento.
In aggiunta, a quanto sopra indicato, riteniamo importante sottolineare che la componente competitiva/agonistica per la nostra organizzazione è comunque un aspetto per noi fondamentale; in quanto, i nostri atleti FIKTA, grazie alla preparazione puntuale e altamente qualificata dei nostri Tecnici, hanno sempre ottenuto risultati di altissimo livello in tutte le competizioni nazionali, europee e mondiali a cui hanno partecipato e partecipano, rappresentando un motivo di giusto orgoglio per la nostra organizzazione e per tutto il mondo del KarateDo italiano, essendo loro un esempio e un obiettivo per tutti i giovani praticanti.
Dal 1990 ad oggi, la nostra nazionale può vantare 294 medaglie d’oro, 212 medaglie d’argento e 188 medaglie di bronzo nelle varie specialità per titoli mondiali ed europei.
Si evidenzia, inoltre, che le nostre attività sono rivolte trasversalmente a una popolazione eterogena di persone senza distinzioni di genere, età, stato sociale e altro.
Infatti, uno degli aspetti per noi molto importanti, sia alla fine della carriera agonistica o iniziando in età avanzata, è che il KarateDo offre a tutti i nostri atleti una grande opportunità di continuare a studiare e praticare una disciplina che perdura nel tempo e che garantisce anche alle persone avanti con gli anni di mantenere un corpo e una mente sempre reattiva oltre ad un fisico in salute, secondo un principio a noi caro che recita: il KarateDo si pratica per tutta la vita.
A riprova dell’importanza della dimensione pedagogica, formativa e di autocoltivazione personale del KarateDo attraverso la pratica, riteniamo utile riportare anche il Dojo Kun, un corpus di 5 massime/principi recitati in giapponese e in italiano alla fine della lezione per ricordare sinteticamente le norme di comportamento di un buon praticante e il fatto che il KarateDo non vive e si pratica solo nel Dojo ma in ogni aspetto della vita quotidiana:
- Cerca di perfezionare il carattere
- Persegui la via della sincerità
- Rafforza instancabilmente lo spirito
- Osserva un comportamento impeccabile
- Astieniti dalla violenza e acquisisci l’autocontrollo


