STAGE REGIONALE FIKTA EMILIA-ROMAGNA – Allenamento CSAK e PreCSAK – Aggiornamento Arbitri e PdG – San Giorgio di Piano (BO) – 21 gennaio 2024

Domenica 21 Gennaio 2024 si è tenuto, presso il Centro sportivo Zanardi di San Giorgio di Piano (BO), un lodevole allenamento degli atleti appartenenti al gruppo CSAK e PreCSAK. Parliamo di atleti agonisti e di giovani atleti pre-agonisti, i quali ambiscono a diventare parte integrante del gruppo di professionisti della FIKTA.

A questi due gruppi si sono aggiunti due allenamenti “teorici” quello degli Arbitri e quello dei Presidenti di Giuria.

Quattro gruppi tanto diversi tra loro, ma uniti da un fattore comune: la passione e la dedizione per il KarateDo Tradizionale Shotokan.

Grazie alla capienza e agli spazi ben definiti del palazzetto sangiorgese, ogni gruppo ha avuto modo di allenarsi in autonomia, e ognuno ha avuto a disposizione la competenza dei Maestri responsabili. Questo a sottolineare la difficoltà, gestita con molta professionalità, dell’organizzare un evento del genere.

Gli agonisti, allenati dal M° Girotti e M° Guidetti G. hanno affinato le tecniche, le strategie e le dinamiche del kumite libero. Partendo sempre dalle basi, le quali forniscono la struttura portante dell’allenamento, fino ad arrivare alle sottigliezze degli attacchi e della gestione della distanza.

Conclusasi la parte relativa al kumite gli atleti si sono cimentati nell’allenamento dei kata cardini dello Shotokan: gli Heian. In questa fase dell’allenamento il gruppo si è esercitato all’unisono; successivamente sono stati divisi per categorie di gara: cadetti, speranze, junior e senior. Questi hanno eseguito due Heian per ogni categoria. Questa fase della giornata è stata molto particolare e molto importante; infatti, i maestri hanno avuto modo di osservare i ragazzi e come dei talent scout, hanno individuato il livello tecnico degli atleti, tutto ciò per una precoce selezione per il prossimo Trofeo delle Regioni.

I pre-agonisti sono stati seguiti dal M° Munari, questi hanno affrontato un allenamento intenso e puntiglioso del kata Heian Nidan, lo hanno sviscerato in ogni sua parte e sotto ogni suo aspetto, tecnica dopo tecnica; questo lavoro certosino è particolarmente necessario quando si va a lavorare su un kata fondamentale e soprattutto quando a lavorarci sono dei giovanissimi atleti. Non dimentichiamo che, quanto viene appreso in giovane età rimane sedimentato a lungo nella memoria corporea, pertanto conoscere (bene) le basi di questo kata è, per parallelismo, come conoscere la struttura della frase grammaticale italiana. Successivamente hanno lavorato su Bassai Dai, e allenato di Ju Ippon Kumite.

Per quanto riguarda gli allenamenti “teorici” il folto gruppo degli arbitri, capitanati dal M° Lazzarini Paolo (responsabile regionale), coadiuvato dai Maestri Bernini, Torreggiani, Lazzarini G., Mossini, ha affrontato il regolamento arbitrale, lo studio della gestualità delle bandierine e l’uso proficuo del fischietto. Argomenti questi alla base delle tecniche arbitrali, inoltre, si è discusso della trascorsa gara per fare un punto sulla situazione e per analizzare i punti di forza e quelli di debolezza.

Come in ogni professione è necessario guardare il proprio operato e il proprio modo di lavorare, perché solo attraverso l’autovalutazione si può progredire; gli errori devono diventare il trampolino di lancio per il miglioramento.

Per concludere al meglio la giornata sono stati improvvisati tre tatami di gara per simulare una competizione, in questo modo gli arbitri hanno messo in pratica la parte teorica arbitrando gli atleti, e questi hanno gareggiato tra di loro provando la sensazione della gara. Un tipo di allenamento, questo, che permette sia di allenare la parte emotiva che il confronto.

Ultimi, ma non ultimi, i Presidenti di Giuria, seguiti dalla responsabile Anna Tozzola sotto l’occhio vigile del M° Campini.

I PdG durante la mattinata si sono esercitati su tutta la parte burocratica e pratica del loro operato. Dalla stesura dei verbali di iscrizione a quella dei verbali di gara, passando per i sorteggi, i tabelloni e le diverse tipologie di ripescaggi. Un compito, il loro, spesso sottovalutato, ma che invece richiede grande dedizione e competenze trasversali.

Una famiglia, quella della FIKTA, che si sente completa perché ha al suo interno uomini e donne capaci, che credono nella collaborazione, nella crescita e soprattutto credono che il Karate sia alla base della loro vita.

Testo Bruni Grazia

Foto Andrea Silenzi

Articolo pubblicato da KarateDo Magazine

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