fikta

 
 

shugyou

 
 
 

2013 matsuyama


...."come la superficie levigata di uno specchio
riflette qualunque cosa le stia intorno senza distorsioni e una valle silenziosa riecheggia anche i rumori più deboli; allo stesso modo lo studente di karate deve rendere vuota la mente da egoismi e debolezze
G. Funakoshi"…

 

Lettera aperta di Luigi Zoia

 

Caro Beppe,

è con piacere che ho saputo dell'accordo fra la Fikta e la federazione di karate del Coni.
Vorrei che estendessi le mie congratulazioni al presidente Achilli e a tutti voi dirigenti della Fikta che avete lavorato per concluderlo.

E' chiaro che la strada del Coni è la strada maestra e va percorsa continuamente fino al successo, anche malgrado possibili fallimenti lungo il suo cammino.

A mio avviso avete dimostrato larghezza e profondità di vedute, tempismo e leadership nello stipulare un accordo che per le sue premesse è difficile ma ha modalità esecutive che assicurano i tempi necessari per evitare una fusione affrettata e una perdita di identità della Fikta.

Se la finalità del karate-do non è di annientare l'avversario, la Fikta ha fatto la mossa giusta, in linea con la sua anima morale. I tempi sembrano maturi perchè questa unificazione possa reggere.

Capisco che qualcuno internamente alla federazione sarà titubante perchè forse legato (e identificato) all'idea di una superiorità morale basata su aspetti tecnici, o di gradi di Dan.

Ma sono sicuro che chi ha veramente capito l'eredità morale dell'insegnamento del maestro Shirai e dei nostri altri maestri giapponesi, ha già fatto il passaggio di trasformazione interna e pur vivendo e accettando la necessità e l'utilità degli aspetti tecnici e dei simboli e riconoscimenti esteriori, li percepisce come lustrini, collanine e perline, e in questo contesto saprà dimostra la forza morale del Do attraverso l'umiltà e la fratellanza.

Perchè, che cosa è il karate tradizionale se non la pratica per lo sviluppo del Do?

Se il karate tradizionale fosse solamente il virtuosismo di posizioni migliori o la preferenza per la pratica di palestra piuttosto che l' agonistica, allora vanterebbe solo una differenza tecnica e nella sostanza non sarebbe che la stessa cosa del karate sportivo.

Il Do e la capacità di viverlo con umiltà, in uno spirito di continua ricerca è a mio avviso differenza sostanziale fra karate sportivo e il karate tradizionale della Fikta.

Questo accordo, grazie a voi potrebbe diventare il simbolo di una vittoria dello spirito del Do. Un accordo di unificazione con la nostra ombra, l'unificazione dello yin e lo yan. Un ippon che celebra la vera vittoria: la fine della lotta e l'inizio della cooperazione.

Ancora congratulazioni e un caro saluto in ricordo dello spirito con cui ci siamo sempre allenati e delle tante avventure passate insieme

Luigi Zoia


 

 

Copyright FIKTA C.F.01133160380  Davide Rizzo - David Tänzer © 2012-2023 All Rights Reserved.